Oggi con altri sopravvissuti scorrazzavamo per le strade abbandonate a caccia di virus, un po’ per gioco, un po’ per necessitá, quando all’improvviso ci siamo imbattuti a sorpresa in alcuni Smartworkers. Vivono sepolti nelle loro case, se di case si puó parlare: loculi adibiti al tele-lavoro e al tele-allevamento di figli in ambiente sterile, cresciuti alla bianca luce artificiale degli schermi, nutriti ad amuchina-cola e candeggina-gin. Talvolta escono in gruppo, ma bevono seduti. Roba non per noi. Noi Coroners, figli reietti del virus, beviamo illegalmente ai banconi dei pochi blindobar illegali rimasti. Il mondo ci ha voltato le spalle, ma le nostre spalle saranno ancora più larghe.
Da Pandemilano è tutto, alla prossima

di Rastabbello
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